lunedì 10 novembre 2008

Scelgo la serenità e abbandono l'illusione.

Ritengo che Gesù fosse contrario alla religione che diventa un insieme di dogmi, regole e precetti da seguire senza che sia concesso di verificarne di persona la validità mediante un'indagine personale e libera.
Comprendo che molti desiderano risolvere immediatamente la loro paura di vivere aderendo ad un qualsiasi sistema di pensiero preconfezionato religioso e non, prodotto da chi è presentato come esperto in materia.
Questo allevia la paura di vivere e risparmia il lavoro di conoscere approfonditamente se stessi e la realtà intima delle cose e delle relazioni umane.
Però non è la via per la felicità che è essenzialmente serenità ovvero cura approfondita delle paure e delle loro cause come dice anche Gesù:
Gesù disse, "Se i vostri capi vi diranno, 'Vedete, il Regno è nei cieli', allora gli uccelli dei cieli vi precederanno. Se vi diranno, 'È nei mari', allora i pesci vi precederanno. Invece, il Regno è dentro di voi e fuori di voi. Quando vi conoscerete sarete riconosciuti, e comprenderete di essere figli del Padre vivente. Ma se non vi conoscerete, allora vivrete in miseria, e sarete la miseria stessa. " (Vangelo di Tommaso, 3)
Quindi come spiega anche Eugen Drewermann (“La fede inversa. Una proposta fede liberata dall'idea del sacro”), psicologo e teologo, ex cattolico, la salvezza è nell'estinzione di tutte le nevrosi ottenuta mediante la conoscenza di se e nella libertà da ogni dogma, dottrina, regola, precetto, valore, ideologia, autorità per essere liberi di cercare tutti insieme e senza pregiudizi di alcun tipo cosa possa essere buono per tutti e per ciascuno e al passo con i tempi che inevitabilmente cambiano continuamente.
Quindi si tratta di eliminare il sacro che crea solo conflitto o vana adorazione e tutto ciò che è religione ovvero dogmi, dottrine, regole, riti, autorità per leggere le scritture come fossero libri di poesie e per praticare la conoscenza di se per entrare quindi nel Regno dei Cieli che è uno stato psicologico di serenità dovuto appunto all'estinzione di tutte le nevrosi.
Si tratta di abbandonare ogni dogma, costrizione, forma di pensiero unico, perché non servono alla felicità anche se è facile alimentare l'illusione del contrario.
Ritengo che invece dogmi, dottrine e simili, come tutto ciò che va accettato senza che sia data la possibilità di verificarne la verità di persona con una personale indagine, siano più simili alla politica che alla spiritualità.
Rifiuto in particolare la figura genitoriale presentata nell'Antico Testamento come intenta a punire con grande severità i figli che sbagliano invece di aiutarli a scoprire con serenità, compassione e delicatezza le vere origini della loro infelicità. Questa figura genitoriale nevrotica presentata come modello positivo ha prodotto e produce ancora oggi tanta infelicità, morti e distruzioni e in particolare produce la forma di nevrosi presentata come positiva e lodevole che è il bigottismo.
Ci sarà qualche inizio di miglioramento quando invece di presentare falsamente le proprie decisioni come insindacabile decisione di un'autorità suprema le autorità religiose più onestamente le riconosceranno come proprie e concluderanno ogni loro discorso con un “Ognuno cerchi ciò che è vero per lui” come faceva Gesù che si esprimeva con le parabole proprio per lasciare ognuno libero di verificare di persona e senza l'obbligo di utilizzare intermediari la verità delle sue parole.
Ci sarà qualche inizio di miglioramento quando la Chiesa scomparirà come richiesto da Gesù stesso:
I discepoli dissero a Gesù, "Sappiamo che tu ci lascerai. Chi sarà la nostra guida?" Gesù disse loro, "Dovunque siate dovete andare da Giacomo il Giusto, per amore del quale nacquero cielo e terra." (Vangelo di Tommaso, 12) [quindi niente Chiesa ma ricerca libera e personale di un “Giacomo il Giusto” ovvero di chiunque abbia in dote o abbia ottenuto una grande serenità ovvero una grande felicità ovvero un grande amore, autentici e non apparenti come accade per la grande maggioranza dei credenti che sono invece nevrotici]

Infine ringrazio tutti i saggi che mi hanno accompagnato in questo lungo lavoro di ricerca personale:
Eugen Drewermann (“La fede inversa. Una proposta fede liberata dall'idea del sacro”, già citato)
Jiddu Krishnamurti (“La sola rivoluzione”)
Anthony De Mello
Siddhārtha Gautama Śākyamuni detto il Buddha
Mohandas Karamchand Gandhi

Concludo con un augurio:
Dal momento che Gesù con le espressioni “Regno dei Cieli” e “Spirito Santo” intendeva indicare uno stato psicologico di serenità interiore che proviene dall'estinzione di tutte le sofferenze nevrotiche e dal quale sorge l'amore per noi stessi e per gli altri, auguro a tutti gli uomini e a tutte le donne del mondo cristiani e non di liberarsi dalla sofferenza e di vivere felici.

Inoltre: ognuno cerchi ciò che è vero per lui.

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