mercoledì 2 aprile 2008

In difesa di Harry Potter

Cari ragazzi,


immaginiamo che la magia bianca rappresenti la possibilità di essere sereni qualunque cosa accada, una magia appunto, e che la magia nera rappresenti la sofferenza.

Si tratta di una magia perché non ci arriviamo ragionando né seguendo le opinioni comuni su cosa possa liberarci dalla sofferenza.

Cercate di conservare sempre con cura uno spazio nella vostra mente in cui custodire la speranza che l'umanità possa un giorno porre al primo posto la coltivazione della serenità.

Questo perché la magia potrebbe condurvi un giorno ad avere la certezza e non più solo la speranza, che questo sia possibile e che basti solo dedicargli attenzione.

Ripassate poi l'incantesimo Riddikulos in cui qualcosa di orribile diventa improvvisamente ridicolo o se preferite la sofferenza si tramuta d'improvviso in gioia.

Ricordate una frase detta da Silente: "La felicità la si può trovare anche nei momenti più bui e tempestosi, basta ricordarsi di accendere la luce".

Andatevi a rileggere quello che dice Silente sullo Specchio delle brame: l'uomo più felice del mondo, specchiandosi vede solo se stesso, il suo unico desiderio è se stesso.

Ricordatevi anche dei momenti in cui Silente chiede a Harry se ha qualcosa da dirgli. Harry non risponde e Silente rispetta questa decisione, non lo costringe a raccontargli quello che nasconde anche se sa bene che Harry si metterà nei guai. Infatti, anche se la ricetta della serenità-qualunque-cosa-accada è nota da millenni, ognuno deve trovarla da solo.

Cari ragazzi, che di voi è il regno della serenità-qualunque-cosa-accada, ricordate infine che non è importante cosa leggete, ma cosa, leggendo, cercate.

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